Fabrizio Bentivoglio legge
LE NOTTI BIANCHE
di Fedor Dostoevskijemons:audiolibri
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www.emonsaudiolibri.it/catalogo/classici/notti-bianche“Un attimo di vera beatitudine! È forse poco per riempire tutta la vita di un uomo?” F.D.
Apparso per la prima volta nel 1848 e definito un commovente poema sulla giovinezza e sul primo amore, Le Notti Bianche (Romanzo sentimentale. Dalle memorie di un sognatore), è una delle opere più poetiche della letteratura russa. Il romanzo narra l’incontro di un impiegato, un giovane “sognatore”, e una donna, sullo sfondo rarefatto ed evanescente delle notti pietroburghesi. Quelle notti d'estate in cui il sole, nella Russia del Nord, tramonta dopo le ventidue e per questo definite bianche. La lettura di Fabrizio Bentivoglio (che ha da poco presentato a Venezia il suo ultimo film Scialla!, del regista esordiente Francesco Bruni), ci restituisce tutta la poesia e la malinconia di quegli incontri, come al contempo l'idealismo puro di un uomo che vive lontano dalla grettezza del mondo.
"Era una notte meravigliosa, una di quelle notti che possono esistere solo quando siamo giovani, caro lettore”, scrive Dostoevskij. Perso nei suoi ideali e in uno sciame di fondali immaginari, il “sognatore” del romanzo è una “creatura particolare” che culla i suoi pensieri nelle lunghe camminate insonni, fino a quando non incontra un'altra creatura notturna come lui, Nasten'ka: ne nascerà un dialogo lungo quattro notti in cui, però, la prospettiva di un destino comune sarà destinata a chiudersi improvvisamente.
Romanzo breve giovanile di Dostoevskij, nel 1956 Luchino Visconti ne trasse l'omonimo film mentre, ad esso, il regista francese Robert Bresson si ispirò nel 1971 per il film Quattro notti di un sognatore di Robert Bresson.
Fabrizio Bentivoglio, milanese di nascita, calciatore mancato, attore di teatro, cinema e televisione, è uno dei più affermati ed eclettici interpreti del panorama italiano, attore prediletto di Gabriele Salvatores: Marrakesh express (1989), Turné (1990), Denti (2000), Happy Family (2010). Più volte candidato al David di Donatello e ai Nastri d’argento, l’attore ha vinto la Coppa Volpi per Un’anima divisa in due (1993) di Silvio Soldini e il David di Donatello per Testimone a rischio (1996) di Pozzessere e per Del perduto amore (1998) di Michele Placido. A parte i già citati Diego Abatantuono e Silvio Soldini, ha lavorato con tutti i migliori registi italiani: Gabriele Muccino (Ricordati di me, 2003), Placido (Un eroe borghese, 1997, in cui interpretò l'avvocato Giorgio Ambrosoli), Bellocchio (La balia 1997), Mazzacurati (fra gli altri, La giusta distanza, 2007).
Appassionato di musica da sempre, con la piccola orchestra Avion Travel, Bentivoglio realizza nel 1999 lo spettacolo “La guerra vista dalla luna”, oltre all'album “Sottotraccia” nel quale presenta i suoi brani come chitarrista e cantante. Sempre l'amore per la musica lo porta a esordire come regista nel 2007 con il lungometraggio Lascia perdere, Johnny! (2007).
Scrittore e filosofo russo, Fëdor Dostoevskij è considerato uno dei più grandi romanzieri di ogni tempo e luogo. Tra le altre sue opere ricordiamo: Memorie dal sottosuolo (1864), Delitto e castigo (1866), L’idiota (1869), I demoni (1871), I fratelli Karamàzov (1879-1880), l'ultimo suo romanzo ritenuto da gran parte della critica il vertice della sua produzione letteraria, terminato pochi mesi prima di morire dopo essere stato pubblicato a puntate sul Messaggero russo a partire dal 1979.
1 CD MP3, versione integrale, euro 16, 90
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